Poteva andare peggio, ma l'esperienza insegna a non sottovalutare mai l'avversario. L'ultimo carneade a cacciare fuori la Juventus dalla Champions league è stato lo scorso agosto, proprio agli ottavi, il Lione.
Ma di certo sui visi della dirigenza bianconera si è aperto un sorriso di sollievo quando dall'urna che ha estratto gli accoppiamenti per il primo turno a eliminazione diretta è uscito il nome del Porto, squadra allenata da una vecchia conoscenza del calcio italiano come Sergio Conceicao (Lazio e Inter, per lui, da giocatore). Un derby, per Cristiano Ronaldo.
I portoghesi in campionato hanno disputato 9 partite, vincendone 6, pareggiandone una e perdendo due volte. Attualmente sono terzi. Cammino imperioso invece in Champions League, con una sola sconfitta subita contro il Manchester City nella prima giornata. Da quel momento, quattro vittorie e un pareggio, 9 gol fatti e porta chiusa a chiave.
La squadra lusitana rappresenta un ostacolo da prendere con le molle, ma di certo poteva andare peggio, almeno sulla carta. Evitati infatti abbinamenti insidiosi come l'Atletico di Madrid allenato dal Cholo Simeone (prende il Chelsea) o il Lipsia, che sta scrivendo pagine di grande innovazione nel mondo del calcio tedesco dominato dal Bayern e che incontrerà il Liverpool. Proprio i bavaresi incroceranno la Lazio, mentre la terza italiana - l'Atalanta - dovrà mettere presto da parte i suoi maldipancia interni allo spogliatoio visto che al prossimo bivio l'attende l'armata del Real Madrid allenata da un ex bianconero come Zinedine Zidane.
Chiudono gli ottavi i blu di Manchester contro il Borussia Mönchengladbach (che ai gironi ha escluso da tutto l'Inter di Antonio Conte), il Siviglia contro l'altro Borussia (Dortmund) e un pirotecnico Barcellona-Paris Saint Germain.