Stanno per terminare le feste natalizie e si avvicina la riapertura delle scuole, con la ripresa delle lezioni in presenza che è uno dei temi più sentiti. Maria Lucia Manca, coordinatrice della FGU-Gilda degli insegnanti della provincia di Torino, va controcorrente e prende una posizione forte, al pari del sindacato, sulla questione scuola.
"Il ritorno in classe degli alunni di tutti gli ordini e gradi di scuola, dopo la chiusura natalizia, pubblicizzato come grande “successo” da chi per mesi lo ha sostenuto, a dispetto della realtà e dell’aumento spaventoso dei dati di diffusione dell’epidemia, con l’accrescimento del numero delle persone decedute, è foriero di una ripresa dei contagi potenzialmente peggiore delle due precedenti e niente aggiungerà in termini di miglioramento di qualità dell’istruzione".
"I nostri bambini e ragazzi non hanno bisogno di andare fisicamente a scuola: hanno necessità di certezze, di programmi a lungo termine e di ritrovare in adulti, genitori, insegnanti e decisori politici, delle guide responsabili, oculate, attente ai bisogni reali, non agli slogan", prosegue la nota diffusa dal sindacato Gilda. "A scuola non basta “andarci”, non si tratta di un’azione semplice, che si esaurisce nell’essere tutti insieme (ed in troppi) in ambienti chiusi, con mascherine, con difficoltà di movimento e comunicazione, con il timore costante di sbagliare e contagiarsi, in attesa del prossimo turno di quarantena e della relativa sospensione delle lezioni in presenza".
"Gli sforzi fatti a livello di governo regionale, che sino ad ora ha operato con lungimiranza e prudenza superiori a quelle dimostrate a livello nazionale, e dagli assessorati competenti (trasporti, istruzione) non sono sufficienti a garantire la salute di allievi, docenti, personale e relativi familiari", sottolineano gli insegnanti del sindacato Gilda. "Prioritaria in questo momento è l’incolumità dei più fragili, in attesa che il vaccino possa produrre gli effetti sperati ed evitando le conseguenze di sovrapposizione sul sistema sanitario dell’epidemia influenzale ordinaria".
"La riapertura non può essere decisa politicamente, ma deve essere prevista solo dove è possibile effettuarla garantendo la sicurezza degli studenti e dei lavoratori", conclude la nota diffusa da Gilda. "Prudenza, senso di responsabilità ed attenzione per la comunità tutta impongono il rinvio del rientro in presenza per tutti gli ordini di scuola a quando le condizioni lo renderanno effettivamente possibile".
Dubbi sulla ripresa della scuola li esprime anche Francesca Frediani, consigliera regionale del M5S, secondo cui "sono necessarie indicazioni chiare sulle modalità di rientro e l'assoluta garanzia che la sicurezza verrà tutelata. "Ho più volte chiesto - afferma Frediani - un confronto in Commissione, con una seduta congiunta Sanità e Istruzione, per poter affrontare tutte le tematiche. E non si tratta solo di aspetti relativi ai trasporti, ma anche delle politiche di rilevazione dei contagi".
"I dati sui contagi - conclude Frediani - segnalano che non possiamo concedere nulla al caso e dobbiamo essere preparati a qualsiasi scenario".