"Torneremo in piazza per dire a gran voce che la cultura genera comunità sane, e quindi va difesa e nutrita partendo proprio da chi quotidianamente fatica per far si che esista. Gli spazi e i luoghi di cultura sono un valore aggiunto nei territori e nelle città già duramente provate da anni di impoverimento". Così il coordinamento dei Lavoratori e lavoratrice dello spettacolo in Piemonte aderendo alla manifestazione nazionale indetta il 23 febbraio dal network “Professionisti dello spettacolo e dell Cultura – Emergenza Continua” e della rete intersindacale RISP.
Una data simbolica, che sigla l'anniversario della chiusura dei luoghi di cultura e dello stop agli eventi dal vivo causa pandemia. E che, per moltissime maestranze, ha determinato cambiamenti anche drastici e disagi economici enormi, aggravati dai ritardi nell'erogazione dei bonus.
"Noi ci saremo - annunciano ancora dal coordinamento - e abbiamo la volontà di costruire a Torino una giornata di mobilitazione che sia attraversabile da chiunque lo voglia, e che renda protagonista ogni realtà che, insieme a noi, abbia la volontà di perseguire gli obiettivi comuni per i quali da un anno stiamo lottando".
In preparazione, sabato 13 febbraio, alle ore 16, è stata organizzata al Manituana (largo Maurizio Vitale 113) un'assemblea regionale in presenza, nel rispetto delle normative anti Covid.