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Politica | 08 marzo 2021, 14:19

Pd e Luv attaccano: "La Regione taglia i fondi scuola. 55 mila famiglie rischiano di restare senza voucher"

Altri mille potrebbero non ricevere le sovvenzioni a sostegno dell'iscrizione e frequenza delle Paritarie. Anche Di sabato (M5S) polemica: "Nessun aiuto per gli universitari fuori sede"

Pd e Luv attaccano: "La Regione taglia i fondi scuola. 55 mila famiglie rischiano di restare senza voucher"

Ben 55 mila famiglie, nel 2021, rischiano di rimanere escluse dai contributi regionali per pagare il bus, i pc e i libri dei figli. A queste se ne aggiungono altre mille che potrebbero non ricevere sovvenzioni a sostegno della frequenza nelle Paritarie. Oggi l’assessore all’istruzione Elena Chiorino ha presentato i dati del bilancio regionale per il suo ambito e, come denunciano i consiglieri del Pd Daniele Valle, Diego Sarno ed il capogruppo di Luv Marco Grimaldi, "sulla scuola il taglio c’è, bello robusto”.

Se a fine 2020 la giunta Cirio aveva previsto 9 milioni e 300 mila euro per trasporto, informatica e POF, nel previsionale 2021 sono previsti solo 6 milioni e 400 mila euro. “Si tratta -spiegano i due esponenti dem - approssimativamente di 9000 studenti in meno che riceveranno il contributo regionale, a fronte di una domanda che l’anno scorso ha raggiunto le 90.000 unità (quasi un raddoppio rispetto al 2019)".

Famiglie che si vanno ad aggiungere alle 43 mila che nel 2020 non avevano ottenuto sovvenzioni. Il conto degli esclusi però, per Grimaldi, rischia di essere ancora più salato. "Facendo alcune stime, - spiega- con 3 milioni di tagli (250 euro circa a studente), gli esclusi passeranno a 55 mila: è inaccettabile".

Abbiamo ripetuto tante volte che la didattica a distanza non è equa e impatta in maniera diversa sugli studenti in relazione alla classe sociale delle famiglie e al luogo in cui abitano - prosegue il capogruppo di Luv - la mancanza di PC, tablet e schede sim capaci di garantire una buona connessione a internet sono un ostacolo insuperabile per tante famiglie in difficoltà economica, come lo è l’inesistenza di connessioni a banda larga nei territori meno centrali della nostra regione".

Ridotti anche i fondi a sostegno delle spese di iscrizione e frequenza per le scuole paritarie piemontesi, passati rispettivamente da 6 milioni e 350 mila euro a fine anno, agli attuali 4 milioni e 300 mila euro. “Si corre il rischio di lasciare senza sostegno – spiegano Valle e Sarno – oltre 1000 studenti”.

Si consideri inoltre che l’anno scorso era stato stanziato un finanziamento straordinario di 15 milioni per materne e asili per affrontare le chiusure legate al Covid. Oggi le prime sono nuovamente chiuse, ma di fondi straordinari neanche l’ombra”, concludono i due esponenti dem.

Polemica anche Sarah Disabato, consigliera regionale del M5S: "Per quanto riguarda il contributo per il rimborso delle spese di locazione abitativa in favore degli studenti fuori sede iscritti alle Università statali, constatiamo purtroppo l'assenza di risorse regionali aggiuntive rispetto alla cifra stanziata dal Governo. Inoltre, nulla è stato annunciato in merito al piano degli interventi di edilizia residenziale universitaria, anche collegati al dossier delle Universiadi".

 

Per quanto riguarda borse di studio universitarie e voucher scuola, è preoccupante l’aumento delle domande che potrebbero andare ad incrementare la platea dei richiedenti. L’emergenza economica e sociale contribuirà ad aumentare le richieste, per questo ci chiediamo se la Regione sia pronta a fronteggiare economicamente tutte le necessità. Pensiamo che ad ogni studente idoneo debba essere garantita una borsa di studio o il voucher. 

"Infine, occorre garantire il trasferimento alle province di risorse per il finanziamento legato all’assistenza degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali. Lo scorso anno si sono verificate molte problematiche riguardanti la segnalazione del numero di quanti necessitano di assistenza, che ha comportato una riduzione dei fondi trasferiti. Si rende necessaria una verifica da parte della Regione, al fine di colmare eventuali carenze che potrebbero comportare problemi nel mantenimento dei servizi", ha concluso Disabato.

Cinzia Gatti

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