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Viabilità e trasporti | 08 aprile 2021, 16:56

Torino-Ceres, accelerata decisiva: arrivano i soldi europei. Nel 2023 si andrà a Caselle in mezzora

Nuove risorse Ue per 15 milioni destinate alla grande infrastruttura che attraverso il cantiere di corso Grosseto porta ai Comuni della cintura e all'aeroporto, ma anche a porta Susa e alla rete ferroviaria nel suo insieme

Il cantiere di corso Grosseto

Novità in vista per l'intervento di ammodernamento della Torino-Ceres

Un'accelerata (forse decisiva) sulla Torino-Ceres: una delle infrastrutture più discusse di Torino e provincia. Spesso considerato un collo di bottiglia, sia per quanto riguarda i collegamenti tra Torino e i Comuni della cintura, sia per i rapporti tra il centro della città e l'aeroporto di Caselle. Il traguardo è fissato per il 2023.

Ora all'orizzonte si delinea qualcosa di più concreto, grazie anche ai 15 milioni di fondi messi sul tavolo dall'Europa (con il bando CEF (Connecting Europe Facility) "Rail to air", che sostiene i collegamenti verso gli aeroporti) e più in generale con la programmazione 2021-2027 in parallelo al Recovery fund. Una nuova iniezione di risorse che vanno a sommarsi alle fonti precedenti (per un totale di 180milioni) e che dovrebbero portare il percorso al traguardo.

E tra i nodi più importanti c'è senza dubbio la realizzazione della galleria ferroviaria di Corso Grosseto che permetterà di collegare la linea con il nodo di Torino e la stazione di Porta-Susa, dunque la rete ferroviaria generale. Un intervento che davvero è al conto alla rovescia.
Il progetto finanziato prevede, tra le opere principali, la costruzione di una galleria lunga circa 2700 metri lungo l’asse di corso Grosseto a Torino, nel tratto tra Parco Sempione e largo Grosseto, che raccorderà ad ovest la ferrovia Torino-Ceres e ad est la stazione Rebaudengo del passante ferroviario. Sarà inoltre realizzata una fermata sotterranea Grosseto che andrà a sostituire l’attuale fermata Madonna di Campagna, non più compresa nel percorso della nuova linea ferroviaria. L’intera area di superficie interessata dai lavori fa parte di un progetto di revisione della viabilità metropolitana e sarà completamente riqualificata, anche grazie all’abbattimento dei cavalcavia e la costruzione di un sottopasso viario lungo l’asse torinese corso Grosseto - corso Potenza.

Sono previsti, inoltre, interventi per riorganizzare le aree di parcheggio a raso e la realizzazione di una pista ciclabile.

Il servizio ferroviario sulla linea storica Torino Ceres è attualmente sospeso per i lavori in corso ed è operato da settembre 2020 da un servizio bus sostitutivo.

Una spinta decisiva per collegare Torino e il territorio a Caselle

"Abbiamo già siglato nei mesi scorsi un patto morale con i territori per valorizzare questa linea - dice Marco Gabusi, assessore ai Trasporti Regione Piemonte - a cominciare dal Comune di Ciriè dove vogliamo organizzare una fermata, ma senza dimenticare il collegamento con Caselle: un collegamento che ogni quarto d'ora colleghi il centro della città allo scalo in mezzora. Ma soprattutto vogliamo pianificare un intervento che vada oltre l'emergenza. Ma c'è anche il tema di Venaria e di tutte le città della cintura: migliaia di abitanti che hanno sempre fatto fatica a raggiungere il centro del capoluogo".

"I lavori in corso Grosseto sono iniziati nel 2017 e dureranno circa 4 anni - aggiunge Mario Eugenio Comba, presidente SCR Piemonte spa -: un tempo accettabile considerando il contesto urbano e la tipologia di intervento prevista. Si tratta di un metodo che possiamo sperare di replicare anche per altri interventi".

 

I territori coinvolti: "Ridare slancio per la qualità della vita delle persone"

"Ridare slancio alla Torino-Ceres è fondamentale non solo per i collegamenti trae i nostri territori e il resto del Piemonte - sottolinea Loredana Devietti Goggia, sindaco del Comune di Ciriè -, ma anche per la qualità della vita di chi vive nei Comuni come il nostro. La linea potrà diventare un'arteria fondamentale dell'intera rete piemontese e si tratta di una svolta epocale: finora non siamo collegati al centro di Torino, né ad altre linee. Quindi l'intervento va ben oltre l'aeroporto di Caselle e restituisce smalto a quella che fu la prima linea ferroviaria alimentata a corrente continua".

"Sono sindaco da pochi mesi - aggiunge il primo cittadino di Venaria, Fabio Giulivi -, ma una delle prime decisioni prese con la mia giunta riguardava proprio la stazione della linea ferroviaria. Un'area triage fondamentale per i lavoratori oggi e per i pendolari domani. Con la linea si collega il primo polo museale piemontese e il quarto italiano con il centro della Città, con l'alta velocità e con l'aeroporto. E poi vicino a Venaria incide anche la presenza dello Juventus Stadium, un'altra realtà che porta decine di migliaia di persone quando è possibile assistere alle partite. Inoltre, questo renderà più appetibili le zone di Torino Nord in chiave residenziale, mentre per ora è indispensabile usare l'automobile".

Massimiliano Sciullo

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