Venaria - 05 maggio 2021, 19:25

"Ei fu": a 200 anni dalla morte, Napoleone entra in carrozza alla Reggia di Venaria [FOTO]

Visitabile nella Scuderia Grande nel percorso "Teatro di Storia e Magnificenza". Realizzata nei primi anni dell'Ottocento, ha visto un accurato intervento di restauro

Il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” ha curato il restauro della carrozza

Magnificenza e splendore imperiale, aneddotica mescolata con il dato storico, eleganza leggendaria e curiosità proverbiale tramandata per generazioni. La vicenda della carrozza di Napoleone, dall'irresistibile sapore romanzesco, diventa una mostra temporanea per i 200 anni della morte del grande condottiero francese.

Esposto nella Scuderia Grande della Reggia di Venaria a partire da oggi, 5 maggio, il manufatto è stato oggetto di interventi approfonditi da parte del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. Un'operazione, in occasione dell'importante anniversario, cofinanziata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, che ha affrontato per la prima volta in modo scientifico lo studio della carrozza, rilevando anche informazioni inedite. La scelta è stata di mantenere traccia della successione di tutte le fasi della vita dell’opera, dalla prima versione decorativa alla musealizzazione come cimelio napoleonico. 

Realizzata a Parigi nei primi anni dell'Ottocento da Jean-Ernest-Auguste Getting, celebre carrozziere di Napoleone, la carrozza è stata esposta al Museo di Marengo per circa un secolo, dopo diversi passaggi di proprietà e vicissitudini al limite della verosimiglianza, vantando possessori illustri come il sensitivo torinese Gustavo Adolfo Rol. Dal 1955 è parte del patrimonio della Fondazione Ordine Mauriziano, Palazzina di Caccia di Stupinigi, dove tornerà fra un paio di anni circa.

L'allestimento - visitabile all'interno del percorso "Teatro di Storia e Magnificenza" della Reggia - vuole essere un omaggio tutto sabaudo a quei contatti con la Francia avviati nel 1798, anno della conquista del Piemonte. E sarà il perno di una serie di eventi in programma per il bicentenario fino a maggio 2022, in quella residenza sabauda che Napoleone visitò il 26 aprile 1805. La sera del 18 aprile era infatti arrivato a Torino, diretto a Milano, dove il 26 maggio sarebbe stato incoronato re d’Italia. E si stabilì a Stupinigi, restandovi sino al 29 aprile.

In mostra anche importanti prestiti provenienti dall'Armeria dei Musei Reali di Torino (la aquile della bandiera dei granatieri e carabinieri della guardia di Napoleone re d'Italia), così come un pastello dal Museo del Risorgimento e la splendida riduzione della statua di Paolina Bonaparte del Museo d'Arti Decorative Accorsi-Ometto.  

Manuela Marascio