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Attualità | 07 settembre 2022, 11:37

Sos, i Vigili del Fuoco lanciano l’allarme: “Siamo sotto organico e i cambiamenti climatici ci colpiscono” [VIDEO]

Aumentano gli interventi a causa del clima “impazzito”, ma i pompieri a Torino sono sempre meno e sempre sotto stress: “Moriamo a 67 anni, il 60% di noi soffre di malattie cardiovascolari”

intervento vigili fuoco - foto d'archivio

Sos, i vigili del Fuoco lanciano l’allarme: “Siamo sotto organico e i cambiamenti climatici ci colpiscono”

Sempre di meno, sotto stress e vittime degli effetti dei cambiamenti climatici. E’ un disperato Sos quello che i Vigili del fuoco lanciano alle istituzioni. Anche a Torino, come nel resto del Paese, ha infatti avuto luogo un sit-in del sindacato Uil dei pompieri per manifestare un sempre più diffuso malcontento. 

Il problema dei cambiamenti climatici 

A preoccupare i pompieri sono i cambiamenti climatici, che danno vita a fenomeni di maltempo sempre più frequenti e sempre più intensi: “Le situazioni di emergenza sono aumentate per noi, quindi lo stress è sempre maggiore” spiega Michele Saccocia, segretario provinciale Uil Vigili del Fuoco. Temporali e trombe d’aria, ma anche incendi dovuti alla siccità, hanno infatti costretto i pompieri agli straordinari. “Serve un cambio di mentalità: occorre capire che bisogna investire sul soccorso, che non è un costo”.

Vigili del fuoco sotto organico

I turni più lunghi e i riposi sempre meno frequenti, diventano poi più pesanti a causa di una carena di organico sempre più evidente. “Non c’è mai stato il  ricambio generazionale, ci saranno forti pensionamenti che non verranno sopperiti dalle assunzioni che sono state fatte” spiega il sindacato. A Torino, secondo il sindacato, la situazione è grave: “Siamo sotto organico: sui camion riscontriamo una carenza del 30% di personale operativo, ma arriviamo a picchi del 70% sul personale funzionario direttivo. Chi rimane è costretto a lavorare di più, con pochi riposi”. 

Un altro problema denunciato è quello dell’impossibilità a fare carriera all’interno del corpo: “Richiediamo una modifica ordinamentale alla legge 127 del nostro ordinamento, a oggi la maggioranza dei vigili del fuoco non riesce ad avere una carriera. La maggior parte dei Vigili del fuoco entra cosi e rimane cosi”.

I pompieri muoiono prima

Tra le richieste, una maggiore attenzione da parte delle istituzioni per quanto riguarda le malattie professionali. “Chiediamo che la politica pensi alle malattie che colpiscono i vigili del fuoco. Le malattie professionali: pensate che oggi il 60% dei vigili del fuoco muore di malattie cardiovascolari”.

L’età media è di 67 anni, abbiamo il 9% di possibilità in più di morire di cancro rispetto alla media nazionale” prosegue Saccoccia.

Lo stato di agitazione prosegue e il 17 settembre, a Torino, sfocerà in uno sciopero davanti alla sede centrale di corso Regina Margherita.

Andrea Parisotto

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