Si chiude con un utile da 7,7 miliardi di euro il 2023 di Intesa Sanpaolo, con un miglioramento sull'anno precedente del 76,4% (la quota era di 4,3 miliardi). Un risultato che porta con sé anche un dividendo agli azionisti da 5,4 miliardi, compresi i 2,6 già pagati a novembre 2023, mentre i restanti 2,8 saranno riconosciuti nel prossimo mese di maggio, se arriverà l'ok dell'assemblea.
Utile al top, ma non solo
Ma numeri in crescita riguardano anche gli altri parametri economici: dal risultato corrente lordo, in miglioramenteo del 64,6%, mentre la gestione operativa è migliorata del 31,4% rispetto al 2022. I proventi operativi netti crescono del 17,2%, mentre i crediti deteriorati sono diminuiti quasi a doppia cifra (-9,7%).
I criteri di sostenibilità
Ma accanto ai numeri strettamente di bilancio, anche Intesa Sanpaolo conferma il suo impegno sui temi Esg, quelli della sostenibilità sia economica che sociale. E le cifre parlano, per il 2023, oltre a 4,6 miliardi di imposte generate (in aumento di 1,4 miliardi per la crescita degli interessi netti), anche oltre 36,8 milioni di interventi per l'espansione del programma Cibo e riparo per le persone in difficoltà. Accelerazione anche sulle azioni per limitare le disuguaglianze e favorire l'inclusione sociale, educativa e culturale (si parla di circa 14,8 miliardi di credito sociale e di rigenerazione urbana) e un contributo pari a un miliardo e mezzo per il quadriennio che si concluderà nel 2027 per affrontare i bisogni sociali. Di questa cifra, il 2023 ha già visto l'impiego di 300 milioni di euro.
Credito alle famiglie e alle aziende
Ma visto che il mestiere della banca è anche quello di prestare denaro, il bilancio 2023 segnala circa 40 miliardi di nuovo credito per famiglie e imprese, con 3600 aziende riportate "in bonis" nel corso dell'anno passato. Dal 2014 si contano addirittura 140.800 aziende. Si stima che i posti di lavoro salvati siano stati- rispettivamente - 18mila e 740mila.