Una vicenda dai contorni oscuri e drammatici, fortunatamente sventata da un’attenta sportellista operante in una banca di Rivoli.
I fatti, come riportato nei giorni scorsi anche da Torinoggi.it, si connotano nei margini di una storia che ha del drammatico, nonostante i risvolti avrebbero potuto prendere una piega ancora più tragica, se non immediatamente fermati.
Ora, come confermano gli stessi Carabinieri, sono stati convalidati i fermi per i due ragazzi, 15 e 16 anni, gravemente indiziati di sequestro di persona a scopo di estorsione e accompagnati presso il centro di prima accoglienza “Umberto Redaelli” di Torino.
La ricostruzione
La prima ricostruzione di quanto successo parla di una violenta e perpetuata aggressione ai danni del proprietario, 56enne, di un cascinale tra Rivoli e Rosta. Dopo averlo bloccato lo hanno malmenato e bloccato, legandogli mani e piedi ad una sedia all’interno di una parte dell’abitazione adibita a stalla.
Il ricatto
L’indomani la richiesta estorsiva dei due minorenni: “Dacci 5mila euro”.
Arrivato in banca, per prelevare la somma di denaro, l’uomo è stato visto in difficoltà, spaventato e probabilmente con qualche segno dell’aggressione evidente.
Fuori ad aspettarlo i due giovani che per ore lo hanno tenuto in ostaggio nella sua stessa abitazione.
Il sospetto della sportellista
La donna, insospettita, ha allertato il 112. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Rivoli che hanno individuato e fermato i minorenni ponendo fine all’incubo del malcapitato.
Le successive indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Torino, hanno consentito di ricostruire la totalità della dinamica delittuosa.