Diocesi di Torino e di Susa in lutto per la morte di mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino dal 2010 al 2022 e Amministratore Apostolico di Susa dal 2019 al 2022. Nosiglia è morto questa notte alle 2.15 presso l’Hospice Cottolengo di Chieri, dove era stato trasferito pochi giorni fa dall’Ospedale Gradenigo di Torino: era stato colpito da una malattia respiratoria. Il religioso aveva 80 anni. Venerdì i funeraliI funerali saranno celebrati venerdì presso il Duomo di Torino alle 15.30 dal Cardinale Roberto Repole. E' stato proprio quest'ultimo ad annunciare la scomparsa: "ho potuto visitare Nosiglia fino all’ultimo giorno e accompagnarlo nella preghiera. Uno dei primi ricordi che affiorano in queste ore è lo stile del suo servizio alla Chiesa e alla città, uno stile instancabile: non si fermava mai, tanti lo ricordano così. Credo che Torino e Susa conserveranno memoria grata del suo desiderio di stare a fianco dei poveri e dei carcerati, dei migranti, dei lavoratori delle tante aziende in crisi: ha cercato di scuotere le coscienze e di mobilitare la solidarietà, penso che sia stato il suo dono più bello”. Commosse parole di cordoglio sono arrivate anche da mons. Alfonso Badini Confalonieri, Vescovo emerito di Susa e predecessore di Nosiglia: “porto nel cuore il ricordo di un pastore buono e innamorato della Chiesa; Susa e la Valle lo ricorderanno con riconoscenza anche per aver posto le basi per l’avvicinamento alla Diocesi di Torino, un cammino di integrazione che è ormai in pieno svolgimento e che prosegue verso l’integrazione delle comunità cristiane”. La camera ardenteA partire da questo pomeriggio alle 15.30 sarà aperta la camera ardente al Santuario della Consolata: sempre qui domani alle 21 ci sarà la veglia funebre.
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La biografia
Nosiglia era nato a Rossiglione, provincia di Genova, il 5 ottobre 1944: si formò nei Seminari di Acqui Terme e Rivoli.
Prete dal 29 giugno 1968, prosegue gli studi di Teologia e Sacra Scrittura a Roma. Dal 1971 al 1991 è vicedirettore e poi direttore dell’Ufficio Catechistico nazionale della Conferenza episcopale italiana.Il 14 settembre 1991, nominato da Giovanni Paolo II, viene consacrato vescovo dal cardinale Camillo Ruini.Nel 2000 è al vertice del Comitato che organizza il grande raduno per il Giubileo dei Giovani a Tor Vergata. Ma è anche moltoattento alle condizioni difficili degli emarginati, in particolare i senza casa e i nomadi.
La nomina a Vescovo
Benedetto XVI lo nomina arcivescovo di Torino, dove entrerà il 21 novembre 2010. La forte sensibilità ai temi sociali, maturata fin da ragazzo, lo porta a prendere posizioni pubbliche impegnative nelle numerose aree di crisi che caratterizzano le vicende di Torino e del Piemonte negli anni del «lungo addio» della Fiat. A questo «magistero di strada» mons. Nosiglia accompagna una forte attenzione per i giovani e le realtà del territorio.
Le "due città"
È sua l’immagine delle "due città": la Torino dei benestanti e dei garantiti e quella, silenziosa e sempre più numerosa, dei fragili e degli emarginati. Nel 2015 ci sarà l'ostensione pubblica, con la visita di due giorni di Papa Francesco a Torino. Bergoglio, dopo il saluto silenzioso alla Sindone in Duomo, si recherà nei luoghi da cui erano partiti per l’Argentina i suoi antenati, e incontrerà i giovani a Valdocco e poi nella grande celebrazione eucaristica in piazza Vittorio.
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