"L'alfabeto delle emozioni" di Stefano Masini illuminerà la Reggia di Venaria sabato 29 luglio, dalle ore 21.30, nel cortile delle Carrozze.
"Metamorfosi di una storia. Una storia è buona quando ha potere metamorfico e riesce a far risuonare in noi sentimenti profondi. Farne un alfabeto significa creare una mappa – e un’enciclopedia – delle possibili declinazioni, perché chi osserva si porti a casa una complessità nuova, ma ordinata. Una mutazione universale".
Noi siamo quello che proviamo. E raccontarci agli altri significa raccontare le nostre emozioni. Ma come farlo, in un momento che sembra confondere tutto con tutto, perdendo i confini fra gli stati d’animo? Ci viene detto che siamo analfabeti emotivi, e proprio da qui parte Stefano Massini, lo scrittore così amato per i suoi racconti in tv del giovedì sera a Piazza Pulita, per un viaggio profondissimo e ironico al tempo stesso nel labirinto del nostro sentire e sentirci.
In un immaginario alfabeto in cui ogni lettera è un’emozione (P come Paura, F come Felicità, M come Malinconia. Massini trascina il pubblico in un susseguirsi di storie e di esempi irresistibili, con l’obiettivo unico di chiamare per nome ciò che ci muove da dentro. Scorrono visi, ritratti, nomi, situazioni. Si va da Arthur Conan Doyle che fa l’esperimento di sondare i suoi amici sul tema del dubbio al grande Chagall che non riesce a reagire alla scomparsa di Bella Rosenfeld da Al Capone che tremava alla vista di una siringa alla moglie di Giosuè Carducci costretta a pregare i compagni del poeta di farlo vincere alle carte.
Ad andare in scena è la forza e la fragilità dell’essere umano, dipinta con l’estro e il divertimento di un appassionato narratore, definito da Repubblica “il più popolare racconta-storie del momento”.