E' fissato per le 9 di questa mattina (e fino alle 14) l'appuntamento per lo sciopero e la manifestazione che vede coinvolte le lavoratrici dell’educativa scolastica delle scuole del territorio del Consorzio C.I.S.S.A. (Comuni di Pianezza, Alpignano, Druento, S. Gillio, La Cassa, Val Della Torre, Givoletto e Venaria Reale).
Il ritrovo è davanti alla sede del C.I.S.S.A., in via San Pancrazio 63 a Pianezza. Si tratta di un'iniziativa indetta congiuntamente da CGIL-FP e CUB Sanità.
Le educatrici, educatori, OSS, dipendenti della coop. Valdocco, svolgono in forma esternalizzata le stesse funzioni degli insegnanti di sostegno, in favore degli allievi con bisogni speciali, che frequentano le scuole pubbliche e paritarie. Viene però riconosciuta solo una minima parte del lavoro progettuale e assolutamente non retribuito lo spostamento da un luogo di lavoro all'altro né percepito come tempo-lavoro.
Come spiegano i sindacati nella nota ufficiale diffusa in vista della protesta, "In caso di assenza del bambino disabile le educatrici/ori devono tornare (o restare) a casa senza retribuzione, non viene loro riconosciuto il tempo di spostamento tra una scuola e l’altra, il tempo di preparazione di materiali didattici e lezioni, di passaggio di consegne e informazioni agli altri insegnanti e così via".
"La responsabilità di questo trattamento - prosegue la nota - ricadono sia sulla Cooperativa che sullo stesso Consorzio, che hanno rifiutato, anche in sede di trattativa presso la Prefettura di Torino di accogliere le richieste delle lavoratrici.
Nel nuovo “capitolato d’appalto”, pubblicato dal Consorzio, sono state ribadite le stesse problematiche criticate precedentemente dalle educatrici/ori e dalle OO.SS. CGIL FP e CUB Sanità".
La richiesta di chi sarà in piazza, insomma, è di modificare il capitolato d’appalto e che in assenza del bambino disabile si resti in classe a sostegno del gruppo classe, per lavorare con tutti gli allievi e con le insegnanti, come fanno gli insegnanti di sostegno dipendenti della scuola pubblica. Nei Comuni di Torino e Moncalieri questo è già realtà. I tempi e le modalità di back office e front office del lavoro educativo siano riconosciuti (passaggio di consegne alle insegnanti di classe e di sostegno, preparazione del materiale inclusivo e di supporto del bambino con bisogni speciali e per tutti gli altri bambini della classe) lavoro che oggi viene svolto a titolo gratuito. Quindi integrare le educatrici/ori nel corpo docente, di renderle/i parte della progettualità educativa dei consigli di classe e della progettazione e verifica delle attività educative comprese le gite e i laboratori, oltre che del progetto educativo del bambino con bisogni speciali. Che sia riconosciuto il tempo e il rimborso chilometrico per andare da una scuola all’altra.