Un grosso cartonato con disegnato un autobus davanti all'ingresso del palazzo della Regione. A terra un contenitore zeppo di pennarelli e un cartello: "Nel trasporto che vorrei... scrivicelo qui". Più sicurezza, più puntualità, più pulizia. Elettrico, efficace, efficiente. Gratuito, affidabile, equo. Transizione giusta, più lavoro e più giustizia sociale.
E poi richieste più specifiche, dell'estensione all'orario della metro, alla riattivazione della linea per Rivoli.
La mobilitazione della Cgil per il trasporto pubblico arriva sul piazzale della Regione. Le richieste riguardano la tutela del lavoro, ma anche altri aspetti. Dal potenziamento del servizio del trasporto pubblico, in primis con più operatori, ma anche con mezzi rinnovati.
I dati del Tpl in Piemonte
Stando ai dati del 2023 il parco autobus regionale è costituito da 2.403 mezzi, con un’età media della flotta di 10,65 anni, quando non dovrebbero superare i 9 anni.
E perlopiù sono mezzi inquinanti. Stando ai dati diffusi dal sindacato: due anni fa il 18% dei mezzi era ancora euro 2 e euro 3, il 4% euro 4, solo il 2% elettrico. E in 5 anni la flotta è diminuita di circa 500 unità.
C'è poi un tema di carenza di personale, ridotto di un migliaio in dieci anni, e con un’età media di 55 anni. Per sopperire alla mancanza, calcolato sulle ore di straordinario, servono per la Cgil, 600 addetti.
Un documento di 27 pagine
Ma il trasporto pubblico è questione trasversale, non solo di lavoro. Motivo per cui diverse anime della società civile hanno preso parte alla redazione del documento "Il trasporto che ci salva". Un testo di 27 pagine che tocca tanti punti e che è stato trasportato ai piani alti della Regione. Tra chi lo ha realizzato c'è Fridays For Future, l'Unione degli Universitari, Legambiente, Federconsumatori, il Comitato dei Pendolari di Comis, Arci e Libera.
Tutte realtà che da febbraio si sono unite per far sentire la loro voce e che hanno raccolto in un questionario le voci di 2000 piemontesi che a vario titolo utilizzano i mezzi pubblici.
Un terzo degli intervistati utilizza i mezzi pubblici, il 17% ogni giorno. Ma poco piu dell'1,6% definisce il servizio ottimo. In generale si chiede puntualità, più corse e con prezzi più bassi.
Le anime della piazza
Alla manifestazione erano presenti rappresentanti del mondo dei pensionati, del volontariato come Auser e Volt, come Davide Tramonta, che ha chiesto (e scritto sul bus in cartone) "un trasporto pubblico dignitoso e capillare". In piazza anche la politica con Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra Movimento 5 Stelle.
"Viviamo in una Regione dove si usa l'auto privata anche quando non puoi permettertela - sostiene Stefania Pugliese, segretaria Regionale - questo perché il trasporto pubblico non funziona."
Sul palco diversi interventi di lavoratori: dall'Amazon di Vercelli, alla Bartolini di Sito a Gtt. Poi una delegazione ha incontrato la sottosegretaria alla presidenza della Regione Claudia Porchietto.
Si riaprono i tavoli in Regione
"La Regione ci ha assicurato che riaprirà i tavoli programmati - ha detto a seguito dell'incontro Pugliese - in un percorso che tiene insieme le associazioni che da mesi lavorano per un trasporto pubblico migliore. Evidentemente non è stato fatto abbastanza. Vogliamo più risorse, più mezzi, più assunzioni, più tutele, per modificare il paradigma".
"Torneremo su ogni tema e torneremo in tanti - ha concluso Giorgio Airaudo, segretario generale Cgil Piemonte - riattivare i tavoli è un risultato. Vuol dire che erano fermi. oggi abbiamo aperto la vertenza Piemonte sul trasporto pubblico".