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Sanità | 25 novembre 2020, 18:08

Le farmacie piemontesi attendono il tampone rapido fai da te

Il presidente Federfarma: “Aspettiamo l’ok dalla Regione”. Il 50 per cento di chi fa il test risulta essere positivo, ma molti sono pazienti post Covid in quarantena in attesa di un resposo negativo

Le farmacie piemontesi attendono il tampone rapido fai da te

Presto anche il Piemonte avrà i tamponi rapidi fai da te.

I tamponi rapidi nasali, si faranno - almeno per ora, in attesa di nuove disposizioni -, sempre in farmacia, con il vantaggio però di superare il nodo cruciale della presenza di un medico o di un infermiere per eseguire il test, sveltendo così le procedure e aumentare il numero delle farmacie che potranno offrire il servizio a chi lo richiede.

“Si tratta di un tampone uguale a quello nasofaringeo o orofaringeo, che però viene eseguito dal richiedente su se stesso, mettendo il tampone nel naso per un prelievo biologico - spiega Massimo Mana, presidente Federfarma Piemonte -. Poi il tampone viene ridato al farmacista che prosegue le procedure con il reagente e dopo una quindicina di minuti si potrà avere l’esito”.

In questo modo si potrebbe superare la difficoltà di reperire medici ed infermieri da impiegare nelle farmacie, visto che loro sono gli unici che posso fare il test rapido.

A pochi giorni fa, solo 189 farmacie - ossia una su dieci - erano preparate per eseguire il test rapido, per un totale di test eseguiti che sfiora i novecento. Il 50 per cento di questi esami ha dato esito positivo.

“È una percentuale alta ma deve essere letta in maniera corretta - spiega il presidente di Federfarma, il dottor Mana -. La maggior parte di chi esegue il test in farmacia, sono persone che hanno fatto il Covid ma non hanno più sintomi e stanno bene, per cui vogliono liberarsi il più velocemente possibile dalla quarantena. Purtroppo molti di loro risultano ancora positivi, anche se si sentono bene”.

Difficile però dire quando i tamponi nasali fai da te potranno essere disponibili.

“Il materiale c’è, perché è lo stesso tampone utilizzato dal medico o dall’infermiere in farmacia, solo deve essere usato in maniera diversa. Aspettiamo - sottolinea il presidente Mana che la risposta positiva della Regione Piemonte si trasformi in un consenso ufficiale. Purtroppo la burocrazia è come il Covid, ha i suoi tempi ma speriamo che questa volta non siano troppo lunghi”.   

NaMur - TargatoCn

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