L'Università degli Studi di Torino sfodera tutte le proprie potenzialità e si appresta a inserire con contratto triennale 67 nuovi ricercatori di tipo a e 172 nuovi ricercatori in 239 progetti volti all'innovazione e alla sostenibilità legata al verde. Il tutto grazie a 25 milioni di euro complessivi provenienti in parte dallo sblocco di fondi ministeriali e da 7,5 milioni messi direttamente in campo dall'ateneo.
Le nuove figure potranno sperimentare le proprie competenze in aziende del territorio, dalle grandi multinazionali alle start up passando per fondazioni e cooperative sociali, per un periodo di 6 mesi con possibilità di esperienze all'estero. A essere coinvolti sono tutti e 27 i dipartimenti: "Per l'Università - sottolinea il rettore Stefano Geuna - si tratta di una bella notizia: in un momento di rilancio, l'acquisizione di cervelli e pensiero rappresenta un bisogno vitale. L'arrivo di giovani sul territorio contribuirà anche a invertire la rotta demografica e porterà sviluppo imprenditoriale".
I dottorandi inizieranno il proprio percorso già a gennaio, mentre per l'entrata in servizio dei ricercatori bisognerà aspettare i primi giorni di febbraio; entrambi i bandi di selezione verranno pubblicati in Gazzetta Ufficiale a ottobre: "Il Pnrr - spiega il direttore generale Andrea Silvestri - porterà nel settore 15 miliardi a cui potremo accedere solo accelerando i tempi: per fare questo occorrono progetti già avviati e una struttura organizzativa di livello; la nostra Università ha dimostrato di avere una squadra eccellente con grandi professionalità e motivazioni".