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Economia e lavoro | 02 agosto 2022, 17:21

Mancano muratori, ma anche dirigenti, farmacisti, operai ed estetisti: 4 aziende su 10 non trovano persone da assumere

In quasi l'80% dei casi non è possibile trovare nessuno con capacità adeguate. Secondo Excelsior-Unioncamere ad agosto ci saranno però quasi 20mila nuovi posti di lavoro

cantiere edile

I muratori sono tra le figure professionali più difficili da trovare in Piemonte

Si cercano muratori, ma non si trovano. Ma anche dirigenti e direttori, così come farmacisti, estetiste, insegnanti e operai specializzati. Il mercato del mondo del lavoro in Piemonte ha difficoltà rilevanti quando si tratta di determinati profili: a luglio oltre 4 aziende su 10 prevedevano di avere difficoltà ad assumere, numero che non varia di molto ad agosto. Il motivo? Mancanza di candidati (29.6%), ma anche una preparazione inadeguata dei candidati (11,6%).

Ma nonostante tutto questo - dicono le stime di Excelsior e Unioncamere - per il mese di agosto sono previste nella nostra regione quasi 20mila nuove assunzioni, ovvero oltre 2200 in più rispetto al mese di agosto dello scorso anno.
Se si osservano i numeri nel trimestre, invece, i nuovi assunti dovrebbero arrivare poco sotto quota 92mila, in crescita di 7660 unità rispetto allo stesso periodo del 2021. Il 67,8% delle entrate delle aziende piemontesi riguarderà lavoratori dipendenti, il 24,9% lavoratori somministrati, l’1,4% collaboratori e il 5,9% altri lavoratori non alle dipendenze.

Incertezze sul futuro

A incidere sulle previsioni delle imprese restano comunque ancora le difficoltà internazionali, a partire dalla guerra in Ucraina, senza dimenticare l’aumento dell’inflazione e l'accesso al credito con i nuovi tassi di interesse in salita.
Anche per questi motivi la domanda di lavoro è trainata dai contratti a tempo determinato (pari al 65% delle entrate programmate), seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 22% dei casi e dai contratti di apprendistato con l’7%.

Delle 19.450 entrate previste in Piemonte nel mese di agosto 2022, il 14% è costituito da laureati, il 31% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 19% e il 35%

I lavoratori che non si trovano

Resistono comunque quelle categorie di persone che più difficilmente le aziende riescono a inserire all'interno dei propri organici, pur avendone bisogno. Tra i profili più difficili da reperire in regione ci sono muratori (il 78%% è di difficile reperimento), ma anche dirigenti e direttori (si trova difficoltà nel 73% dei casi), farmacisti e biologi (60 figure ricercate con difficoltà nel 73%), estetisti (la difficoltà di reperimento si attesta al 66%), formatori e insegnanti, con 110 figure ricercate nel mese e un grado di difficoltà del 63% e operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici, con una difficoltà di reperimento pari al 63% e circa 800 figure ricercate.

I settori che "funzionano"

A livello settoriale sono sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 12.500 entrate, il 64,3% del totale (910 unità in più rispetto a quanto previsto ad agosto 2021). L’industria prevede 6.950 entrate, generando circa il 35,7% della domanda totale del mese e segnando un aumento di 1.300 entrate rispetto ad agosto 2021. Nel dettaglio 5.550 entrate riguarderanno il comparto manifatturiero e 1.400 quello edile.

Tra i servizi si rileva un forte interessamento dei servizi di alloggio e ristorazione/servizi turistici, 11.580 entrate previste nel trimestre in esame, pari al 12,6% delle 91.590 entrate complessive del periodo agosto-ottobre 2022, del commercio (11.110 entrate) e dei servizi alle persone con 14.340 assunzioni (15,7% del totale).

Massimiliano Sciullo

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