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Economia e lavoro | 20 settembre 2022, 07:08

A.a.a operai cercansi disperatamente. Ma anche muratori, farmacisti, insegnanti e biologi

Previste 37.350 assunzioni dalle imprese piemontesi a settembre 2022, ma ci sono figure che in un caso su due l'azienda non riesce a trovare

colloquio di lavoro con due persone sedute di fronte

Ci sono figure professionali che ancora le aziende faticano a trovare: soprattutto operai e muratori

A.a.a Operai cercansi disperatamente. Ma anche farmacisti (come indicato anche da un appello di queste ore della loro sigla di categoria), biologi, insegnanti, muratori, fino a dirigenti e direttori. Sono le figure che le aziende piemontesi fanno più fatica a trovare, anche in questo inizio di anno "lavorativo" dopo la pausa estiva. E quasi in un caso su due la ricerca va a vuoto.

In quasi un caso su due non si trova il dipendente "giusto"

Lo rivela l'ultima elaborazione Excelsior con dati diffusi da Unioncamere Piemonte: il tasso di difficoltà per le imprese che vogliono assumere è del 47%, in crescita rispetto ai mesi precedenti. I motivi? La mancanza di candidati (31,6%), ma anche una preparazione inadeguata dei candidati (11,5%). E le categorie prese in considerazione sono quelli a maggiore difficoltà di reperimento: Direttori e Dirigenti (l’81% è di difficile reperimento), Farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita (78%), Medici e altri specialisti della salute (70%), Operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili (67%), Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici (67%) e Specialisti nella formazione e insegnanti, ancora al 67%.

A settembre oltre 37mila assunzioni

Al netto delle difficoltà di reperimento, sono comunque 37.350 i lavoratori ricercati dalle imprese piemontesi per il mese di settembre 2022 e 100.920 per l’intero trimestre settembre-novembre. Rispetto a un anno fa le previsioni delle imprese appaiono debolmente in crescita a livello mensile, le assunzioni previste a settembre 2022 superano di 320 unità quelle di settembre 2021. A livello trimestrale invece il dato appare meno confortante: le entrate programmate nel trimestre settembre-novembre 2022 risultano inferiore di 1.230 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il 70,8% delle entrate delle aziende piemontesi riguarderà lavoratori dipendenti, il 18,8% lavoratori somministrati, l’1,7% collaboratori e l’8,7% altri lavoratori non alle dipendenze.

La domanda di lavoro è trainata dai contratti a tempo determinato con il 63% delle entrate programmate, seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 24% dei casi e dai contratti di apprendistato con l’8%. Pesano, infine, il 5% gli altri contratti.

Delle 37.350 entrate previste in Piemonte nel mese di settembre 2022, il 21% è costituito da laureati, il 28% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 20% e il 30%.

A livello settoriale sono sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 25.000 entrate, il 67% del totale (490 unità in meno rispetto a quanto previsto a settembre 2021). L’industria prevede 12.340 entrate, generando circa il 33% della domanda totale del mese e segnando un aumento di 810 entrate rispetto a settembre 2021. Nel dettaglio 9.180 entrate riguarderanno il comparto manifatturiero e 3.170 quello edile.

Tra i servizi si rileva un forte interessamento dei servizi alle persone, 15.670 entrate previste nel trimestre in esame, pari al 15,5% delle 100.920 entrate complessive del periodo settembre-novembre 2022, dei servizi di alloggio e ristorazione/servizi turistici (11.510 entrate) e del commercio con 12.950 assunzioni (12,8% del totale).

Delle entrate previste a settembre 2022 in Piemonte, il 22% sarà destinata a professioni commerciali e dei servizi, il 25% a dirigenti, specialisti e tecnici. Gli operai specializzati e conduttori di impianti genereranno il 32% delle entrate e solo il 9% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici produrranno il 12% delle assunzioni del mese.

In un caso su tre si cercano giovani con meno di 30 anni

Per una quota pari al 35,7% le assunzioni interesseranno giovani con meno di 30 anni; percentuale che sale al 47,1% per l’area commerciale e della vendita e scende al 27,9% per la logistica.

Per il 63% delle entrate viene, inoltre, richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore; il 25,0% delle entrate applicherà soluzioni creative e innovative e il 12,4% dovrà coordinare altre persone.

Massimiliano Sciullo

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