Si preannuncia un autunno caldissimo sul fronte dei prezzi, complice il caro energia e le bollette schizzate alle stelle. Le conseguenze sul carrello della spesa le abbiamo già verificate in queste settimane, con i dati dell’Istat che hanno confermato che, ad agosto, l’inflazione in Italia ha raggiunto un tasso record come non capitava dal 1985, segnando un +8,4% su base annua.
Studio comparativo del Codacons
Coldiretti ha segnalato che i beni di prima necessità sono aumentati tutti spesso anche in doppia cifra, con il pane cresciuto del 14%. Ma esistono anche grosse differenze tra territorio e territorio, come ha testimoniato uno studio condotto dal Codacons, che ha preso in considerazione i dati sui prezzi su alcuni prodotti (pane, pasta, latte intero, melanzane, zucchine, carne suina e carne bovina) forniti dal Mise a fine luglio, con riferimento a dieci capoluoghi regionali: Palermo, Cagliari, Bari, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Milano, Torino e Venezia.
Il latte più caro d'Italia è a Torino
Secondo l'associazione dei consumatori, da fine luglio ad oggi la tendenza non ha registrato cambiamenti sostanziali. Se dunque a Venezia un kg di pane costa 5,83 euro contro 2,16 di Napoli, a pagare di più un litro di latte intero sono i torinesi (1,81 euro), mentre il prezzo più basso si registra proprio nella città lagunare (1,24 euro).
Cagliari è invece al primo posto per il costo della pasta (2,25 euro al kg), con Bologna che ricopre la stessa posizione per la carne bovina (22,53 euro al kg). E il timore è che il peggio debba ancora venire.