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Economia e lavoro | 23 ottobre 2022, 18:40

Il Piemonte terra di conquista per le multinazionali: terza regione in Italia, con 4381 aziende e 150mila addetti

Confindustria Piemonte: "L'obiettivo è trattenerle qui, soprattutto adesso, con infrastrutture, regole certe e supporto alle imprese"

mano che regge un mappamondo

Il Piemonte punta con forza sull'attrazione di imprese provenienti dall'estero

Il Piemonte terra di conquista per le multinazionali straniere? I numeri dicono che, aldilà di qualunque valutazione di merito, la nostra è la terza regione in Italia per presenza di aziende a guida straniera: sono 4.381 unità locali, che danno lavoro a 150mila addetti, oltre un terzo delle grandi imprese attive nel territorio, pur rappresentando soltanto l’1,3% del totale delle imprese regionali.

Lo dicono i numeri presentati da Confindustria Piemonte e Regione, che sottolineano come le multinazionali contribuiscano a quasi al 18% della creazione del valore aggiunto regionale, con un picco del 20,4% nel settore dell’industria. Ma tutto questo non basta, soprattutto alla luce delle difficoltà e delle incertezze economiche (e non solo) del periodo: e se nel maggio 2021 era stato sottoscritto un protocollo tra Confindustria e Regione per continuare ad attrarre gli investimenti esteri, la spinta deve proseguire nel segno delle infrastrutture, delle regole e del supporto alle imprese. 

Le imprese straniere che operano in Piemonte, come dimostrano i dati che state presentando, rappresentano un valore aggiunto determinante per il nostro sistema economico. Allo stesso tempo, mi preme sottolineare, come anche il nostro tessuto imprenditoriale abbia saputo costruire ulteriori possibilità di sviluppo attorno a queste imprese - commenta il presidente della Regione Piemonte, Alberto CirioSe molto abbiamo da imparare da chi è arrivato dall’estero, credo però che anche chi viene a insediarsi in Piemonte, trovi possibilità e condizioni materiali e immateriali, che in Europa sono merce rara. Certamente dobbiamo continuare a lavorare, fare di più è sempre possibile. Delle proposte che stanno emergendo, molte sono già state condivise con la Regione, così come siamo disponibili a partecipare a ogni ulteriore sforzo che emergerà a sostegno del sistema economico”.

Per struttura economica, filiere e posizione geografica privilegiata, il Piemonte ha da sempre guardato all’Estero per sviluppare la propria economia. Di volta in volta, apprendendo, sviluppando e condividendo politiche economiche e scelte d’impresa. L’innovazione, oggi come due secoli orsono, non si crea lavorando da soli, ma respirando e condividendo scelte ambiziose - dichiara il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay Questo cammino non può prescindere dalle imprese straniere presenti in Piemonte – prosegue – e per questo vogliamo sviluppare il documento siglato nel 2021 per aumentare la conoscenza del ruolo e delle potenzialità derivanti dalle imprese a capitale estero, promuovendo l’istituzione di una funzione di supporto, aumentando le sinergie tra imprese a capitale estero, Pmi locali e le agenzie nazionali e le strutture regionali non solo per farle crescere nelle loro attività ma anche per renderle ambasciatrici di successo sul ruolo che la nostra regione e la sua industria possono giocare nello sviluppo futuro”.

Massimiliano Sciullo

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