E' corsa al vaccino antifluenzale. Sono già 700.000 i cittadini piemontesi che hanno scelto di vaccinarsi e ripararsi dall'influenza, temendo una recrudescenza nell'imminente inverno.
I dubbi di Magliano
Chi invece si è mostrato preoccupato per la scarsità di dosi disponibili è Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati in Consigli regionale: "C'è un problema che molti medici di famiglia stanno denunciando: per soddisfare le richieste dei propri assistiti, avendo esaurito i vaccini a disposizione, hanno provato a ordinare nuove dosi: senza successo. Un campanello d'allarme da non ignorare, dal momento che la questione è delicata".L'influenza - tra le prime dieci cause di morte in Italia - coinvolge ogni anno tra 4 e 12 italiani su cento. Gli esperti si aspettano, per i prossimi mesi, un virus particolarmente aggressivo, che colpirà una popolazione meno immunizzata dopo due anni durante i quali il virus influenzale si è manifestato in maniera meno diffusa del passato. Da qui la preoccupazione di Magliano: "Dal momento che anche per questa stagione è attesa una co-circolazione di virus influenzali e Covid, una copertura vaccinale diffusa può aiutare il Sistema Sanitario a distinguere meglio i casi sospetti Covid-19 e pazienti affetti da influenza, semplificando la diagnosi e la gestione degli accessi ai Pronto Soccorso ed evitando un sovraccarico di pazienti negli ospedali".
La replica di Icardi
La situazione non preoccupa invece l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi: "Le forniture sono ampiamente sufficienti, ci siamo aggiudicati 1.100.000 vaccini con una gara che può essere incrementata del 20%: avremo così 1.300.000 dosi di vaccino a disposizione".
"In Piemonte non siamo mai andati poco oltre il milione di dosi somministrate, la gara copre le necessità anche in caso di incremento. E il fatto che medici di base e farmacisti possano vaccinare diversifica e amplifica la nostra offerta" ha concluso Icardi.