Il ventiduenne Riccardo Bisatti, pianista e direttore d’orchestra, artista in residence nel Regio Ensemble, è stato inserito da Fortune Italia nella lista dei “40under40” più influenti della cultura italiana.
E si ritrova accanto a figure come Zerocalcare, Beatrice Venezi, Eric Doom, Federico Colli, Matteo Porru, Enrico Pagano solo per citarne alcuni. (https://www.fortuneita.com/40-under-40-cultura/)
“Un riconoscimento del tutto inaspettato e che mi ha fatto un immenso piacere” dichiara il giovanissimo artista, che, tra l’altro, è molto ma molto “under forty”.
Il più giovane direttore d’orchestra del Teatro Regio
Riccardo Bisatti, novarese di nascita ma apolide per vocazione, è il più giovane direttore che l’Orchestra del Regio abbia avuto, e si è ultimamente distinto per aver diretto la complessa partitura della nuova produzione di “Powder Her Face” di Thomas Adès, nel cartellone della stagione 22/23. Inoltre gli è stato affidato il concerto di chiusura con sinfonie e cori verdiani, in occasione delle celebrazioni per i 50 anni di riapertura dell’ amatissimo teatro simbolo della città.
Su di lui si sono espressi i più grandi critici musicali italiani, da Alberto Mattioli a Elvio Giudici per capirci, rilasciando feedback più che positivi in merito al suo talento. Non dimentichiamo inoltre le svariate recensioni nazionali e internazionali su riviste specializzate.
Fortune Italia e l’economia della Cultura
Fortune Italia è la versione nazionale della rivista di economia più prestigiosa al mondo, nata per volontà del co-fondatore del Time, Henry Luce, a New York nel 1930. Una “sorella minore” di Forbes, insomma. Roba di non poco conto, direte voi.
E avete perfettamente ragione.
Le classifiche, i “ranking”, pubblicati mensilmente rappresentano una celebrazione dell’’ingegno e della perseveranza dei “migliori”, individuati in base a questi criteri e stampati con foto e curriculum su carta patinata oltre che affidati alle illimitate vie di propalazione del web.
Diventano così un modello di riferimento per il settore oltre all’innegabile autorevolezza che ne deriva.
Ma qualcuno giustamente si chiederà: “Ma che ci azzecca una rivista di economia con la cultura?”
Lo spiega direttamente il direttore di Fortune Italia, Paolo Chiariello, nell’’editoriale dal titolo “La cultura e il Made in Italy” affermando che il sistema produttivo culturale e creativo italiano nel 2021 valeva circa 89 mld di euro, con un comparto che dà lavoro a quasi un milione e mezzo di persone. Dati che si evincono dall’ultimo rapporto annuale di Fondazione Symbola e Unioncamere ,e che confermano quanto cultura, creatività e bellezza siano tratti distintivi del DNA italiano, e “devono essere alla base delle ricette Made in Italy per l’uscita dalla crisi”.
Il mondo della cultura è una risorsa che va sostenuta e incentivata, non solo per la bellezza e l’accrescimento morale che ne deriva ma anche come fondamentale fattore di sviluppo economico.
Dunque un riconoscimento che conferisce enorme prestigio ma include anche una grande responsabilità.
Insomma, “40under40” tutti: l’economia della cultura è nelle vostre mani.
L’Italia conta molto su di voi.