I tassi di interesse fanno paura. Soprattutto quelli che incidono (e moltiplicano la spesa) sui mutui contratti con le banche. "Si rischia in questo periodo di pagare anche 150 euro in più ogni mese".
A lanciare l'allarme - o meglio, a rilanciarlo - è stata Paola Garibotti, regional manager Nord Ovest di Unicredit, a margine della presentazione dei numeri sul primo trimestre 2023 di Unioncamere Piemonte. La colpa? Gli aumenti dei tassi di interesse decisi dalle banche centrali, che vanno a influire sul costo del denaro e, inevitabilmente, anche su quei tipi di finanziamento che non sono partiti con un tasso fisso, ma hanno scelto il variabile, magari allettati da condizioni di partenza particolarmente vantaggiose.
"Abbiano qualche preoccupazione sull'inflazione e sull'aumento dei tassi di interesse, se questo andamento dovesse prolungarsi - sottolinea Garibotti -. Le famiglie piemontesi stanno pagando mediamente 150 euro di mutuo in più, ogni mese". Una condizione, ovviamente, che le accomuna anche a tutte le altre famiglie che hanno contratto un mutuo in altre regioni.
La speranza è che, come dicono gli scenari futuri, la corsa verso l'alto dei tassi di interesse pensati per contrastare l'inflazione possa placarsi. "Prevediamo un calo dei tassi dalla metà dell'anno in poi - dice ancora Garibotti -, ma a fronte di stipendi da 1400-1500 euro al mese, un aumento della rata di questo genere non è più sostenibile a lungo".