“E' inutile negarlo, la situazione è molto complicata sicuramente anche a Torino, abbiamo attivato su richiesta della prefettura una sorta di hub e i numeri sono al limite della capienza. Torino in qualche modo sta dando una mano a questo tipo di politica, ma è chiaro che nel lungo periodo non è sostenibile". Così il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ai microfoni di Radio 1 Rai ha risposto a una domanda sulla su accoglienza e dislocazione dei flussi dei migranti.
Problemi soprattutto nei piccoli comuni della provincia
“Sono anche sindaco metropolitano, questa dislocazione dei flussi sta interessando anche molti comuni della Città metropolitana che sono però in molti casi comuni molto piccoli e questo paradossalmente produce problemi più grandi perché un piccolo comune fa fatica anche a gestire pochi immigrati”, ha aggiunto Lo Russo, non nascondendo la preoccupazione perché “facciamo fatica a individuare una strategia che ci aiuti a definire una traiettoria”.
Lo Russo: "Urgente un confronto con il Governo"
“È un tema - ha concluso il sindaco di Torino - su cui occorre aprire un confronto diretto con il governo anche diretto con il governo perché con i prefetti, che fanno un grandissimo lavoro, il rapporto è di collaborazione, ma è una situazione che nel tempo non può durare. Bisogna immaginare percorsi diversi perché o l’Italia affronta la questione immigrazione in generale senza pregiudizi ideologici, con un confronto positivo tra le forze politiche che punta a risolvere i problemi e all’inclusione sociale o non si può pensare di governo un tema di questo tipo, che è politico e va affrontato in modo strutturale, solo con la conflittualità”.
Duro il commento di Pino Iannò, consigliere comunale di minoranza appartenente al gruppo misto con Torino Libero Pensiero: "Il Sindaco si ritiene preoccupato della situazione migranti, che potrebbe diventare complicata e vuole un confronto con il Governo. Fino a ieri, il partito rappresentato dal Primo Cittadino, è stato il paladino dell’accoglienza, senza preoccuparsi della sua gestione e adesso gli stessi sindaci della sua parte politica si rivoltano nei confronti del finto buonismo di facciata".
"L’accoglienza disposta in via Traves, su richiesta della Prefettura, non deve diventare definitiva, per non creare problemi umanitari e di igiene, vista la presenza di migranti in sovrannumero rispetto alla capienza. Una struttura che a breve sarà nuovamente utilizzata per i senzatetto, urge trovare una nuova collocazione, come gli edifici dismessi che a Torino sono molti", conclude Iannò.