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Economia e lavoro | 25 agosto 2025, 07:00

Obiettivo rilancio ippica italiana: l'intervento di Carloni e gli investimenti nel settore

Nel 2025 il settore dell’ippica italiana beneficerà di un investimento complessivo superiore ai 37 milioni di euro.

Obiettivo rilancio ippica italiana: l'intervento di Carloni e gli investimenti nel settore

Il tutto grazie ad un piano di rilancio promosso dal Parlamento e sostenuto in prima linea da Mirco Carloni, presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati. Questo intervento rientra in una strategia istituzionale strutturata con il seguente obiettivo: trasformare un comparto storicamente marginale in un motore di sviluppo economico e culturale, con ricadute concrete (e positive) sia sul piano nazionale che internazionale.

Il programma d'investimento nell'ippica italiana

Il programma si concentra su diversi ambiti chiave. Una parte importante delle risorse, pari a 7 milioni di euro, è destinata alla modernizzazione delle infrastrutture ippiche italiane. Gli ippodromi, che costituiscono il cuore logistico dell’industria, sono stati a lungo trascurati sotto il profilo strutturale e organizzativo. L’adeguamento degli impianti punta a migliorare la qualità delle competizioni e a rendere più efficiente l’accoglienza del pubblico, con uno standard capace di confrontarsi con le realtà ippiche europee più avanzate.

Inoltre, il montepremi delle corse ippiche nazionali è stato aumentato di 3 milioni di euro, con l’intento di incentivare la partecipazione e innalzare il livello agonistico. Tale misura rappresenta un passo concreto per sostenere l’intero sistema, dagli allevatori ai fantini, dai proprietari ai gestori delle scuderie. Il rafforzamento del comparto corse si accompagna anche ad un'altra visione, che comprende la promozione delle razze equine italiane e la tutela del patrimonio genetico autoctono.

Poi c'è un nuovo provvedimento fiscale specifico, che prevede la riduzione dell’Iva al 5% per la cessione dei cavalli. Questa misura ha un impatto immediato sulla filiera allevatoriale, agevolando le operazioni commerciali interne ed estere, e stimolando la diffusione delle razze italiane anche al di fuori dei confini nazionali. Il Governo intende così rilanciare la qualità dell’allevamento, rafforzando l’identità del Paese.

L'obiettivo è far crescere l'ippica italiana

L’iniziativa istituzionale si inserisce in un contesto più ampio, che spingerà il settore ben oltre la sua attuale posizione di nicchia. Si parla infatti di un comparto che già oggi vede una forte presenza di pubblico, interessato anche alle scommesse sull'ippica, ma che potrebbe crescere in via ulteriore. Manifestazioni come il Trofeo Masaf, organizzato a Cantiano con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, sono il chiaro esempio di una nuova strategia comunicativa e promozionale. Questi eventi non si limitano all’aspetto sportivo, ma promuovono attivamente il cavallo italiano in tutte le sue varietà.

Durante queste manifestazioni vengono valorizzate razze storiche come il murgese, il sella italiano, l’haflinger e il cavallo maremmano: ovvero alcune delle principali espressioni della biodiversità equina nazionale. Un’attenzione particolare viene riservata alla protezione del cavallo del Catria: una razza marchigiana considerata a rischio estinzione, la cui salvaguardia è ora parte integrante degli obiettivi strategici del Governo. La promozione delle razze autoctone risponde non solo alle esigenze culturali, ma anche alla necessità di differenziare e qualificare l’offerta ippica italiana a livello internazionale.

Il piano messo in campo, infine, intende creare un effetto moltiplicatore capace di attrarre gli investimenti privati, in modo da stimolare l’imprenditorialità legata al mondo equestre.












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