Dopo William Turner, chi meglio di John Constable (1776-1837) ha saputo tradurre in pittura l’anima dei paesaggi, della pioggia, del vento e di tutti gli agenti atmosferici del mondo.
Alla Reggia di Venaria fino al 5 febbraio 2023
Proprio a lui è dedicata la mostra, prima assoluta dell’artista inglese, che apre alla Reggia di Venaria fino al 5 febbraio, proseguendo così l’indagine avviata nel 2021 sul paesaggio.
Organizzata in collaborazione con la Tate Uk, è una “retrospettiva sintetica” come l’ha definita lo stesso direttore Guido Curto con oltre 50 opere, dagli schizzi ai dipinti di piccole dimensioni en plein air quasi impressionisti fini ai più grandi paesaggi romantici.
Pittore che non si è mai allontanato dalla sua Inghilterra, ha sempre rappresentato i luoghi del cuore, in chiave pittoresca. A differenza di Turner, amante di una natura affasciante ma anche inquietante, la natura che raffigura Constable per esempio quella di Stradford Mill o Dedham Vale è accogliente, romantica e rassicurante.
Sei sezioni per raccontare una lunga vita artistica
Divisa in sei sezioni, la mostra racconta diversi momenti della carriera artistica di Constable ma anche i diversi paesaggi.
Si parte dal Suffolk, regione agricola legata alla sua infanzia, con le rappresentazioni del sentiero Fen Lane in opere come “The cornfield”. Troviamo poi i primi quadri realizzati all’aperto, en plein air, distinguendosi come precursore dei pittori di Barbizon oltre che come artista dei paesaggi semplici e rurali. Per catturare la vera essenza della natura, realizzò opere come Malvern Hall, realizzato nel tempo ricordo di una sola giornata.
Nella terza sezione inizia a vedersi il tratto caratteristico di Constable, arrivato nel 1799 a Londra. Un tratto molto materico di cui i francesi si erano innamorati frutti anche delle contaminazioni con gli altri artisti dell’epoca.
Tra sentieri e nuvole
Ma è tornando i campagna di Hampstead che Constable ritrova i suoi soggetti: sentieri, la brughiera e le nuvole di cui fa un suggestivo studio nel 1822, uno degli oltre 100 che realizzerà nel corso della sua carriera
Nella quinta sezione si seguono gli spostamenti di tutta la famiglia da Brighton, dove l’artista realizza diverse vedute sulla spiaggia, fino Salisbury, dove Constable nel 1831 portò a termine forse quello che diventerà il suo capolavoro più celebre, la veduta sulla cattedrale.
Durante i suoi ultimi anni, diventato membro della Royal Academy, Constable dipinse un’altra grande tela, The opening of Waterloo Bridge, stranamente un contesto urbano, che fu però causa di una disputa con il collega Turner.
Da quel momento i suoi soggetti tornarono quelli più pittoreschi con l’aggiunta del caratteristico arcobaleno.
Per info: wwwlavenaria.it