ROMA (ITALPRESS) - La guida di Gennaro Gattuso per voltare pagina dopo l'esonero di Luciano Spalletti, con un solo obiettivo: andare ai Mondiali. Questa la scelta di Gabriele Gravina e di Gianluigi Buffon, in generale della Federcalcio. Si riparte da "Ringhio, dall'allenatore calabrese che ha vestito la maglia azzurra 73 volte, vincendo anche un Mondiale. A tre mesi dall'esordio da ct, il 5 settembre Italia-Estonia e tre giorni dopo Israele-Italia, oggi si è svolta la conferenza stampa di presentazione di Gattuso, alla presenza di Gabriele Gravina, presidente della Figc, e Gianluigi Buffon, capo delegazione azzurra. "C'è il desiderio di realizzare qualcosa di grande per il nostro Paese. La Nazionale italiana aveva bisogno di Gattuso, che ha risposto con lo stesso entusiasmo quando veniva convocato come giocatore. Porterà grande professionalità e preparazione. Ha lanciato messaggi molto chiari e ha un'idea di squadra determinata e convinta. Servono entusiasmo, identità e risultati", le parole di Gravina, che ha motivato la scelta di portare Gattuso sulla panchina della Nazionale: "E' stata una scelta condivisa per l'uomo, che in grado di motivare il più possibile i giocatori, e per il tecnico, di cui conosciamo le grandi qualità". "Conosce molto bene il calcio italiano, la pressione mediatica italiana e i giocatori. Abbiamo scelto un allenatore che sa cosa vuol dire vestire la maglia azzurra e che non ha paura di assumersi le proprie responsabilità". Una scelta arrivata anche in seguito al contatto non positivo con Claudio Ranieri, che ha preferito restare a Roma in qualità di senior advisor: "Prima di sentire Ranieri avevamo già avviato un percorso alternativo per non farci trovare impreparati. Il rapporto è stato sempre di massimo rispetto e non c'erano le condizioni per andare oltre. Non c'è stato un rifiuto". Inaugurato anche il nuovo progetto giovani coordinato da Cesare Prandelli, che sarà affiancato da diverse leggende azzurre: "Le nostre nazionali giovanili stanno ottenendo risultati straordinari, ma oltre i risultati sportivi abbiamo pensato di avviare un progetto giovani con Cesare Prandelli, Simone Perrotta e Gianluca Zambrotta per sviluppare capacità tecnica nel nostro settore giovanile. Sarà un progetto parallelo a quello della Nazionale maggiore. Nel nostro grande progetto saranno compresi anche Leonardo Bonucci e Andrea Barzagli".Al fianco di Gattuso era presente anche Gianluigi Buffon, recordman di presenze con la maglia dell'Italia con 176 apparizioni. L'attuale capo delegazione azzurra, ex portiere della Juventus, ha spiegato di essersi trovato in difficoltà ad affrontare squadre allenate da Gattuso quando vestiva la maglia bianconera: "Ho avuto l'opportunità di condividere con Gattuso tante esperienze da giocatore e di giocare contro squadre da lui allenate. Eravamo sempre in difficoltà ad affrontare le sue squadre, perchè dietro c'era tanta razionalità e lavoro. La sua natura è quella di essere un generoso, un determinato e un combattivo e questo non glielo toglierà mai nessuno. Ma ha fatto esperienza in tutta Europa in 12 anni da allenatore. Se mettiamo un'etichetta non vogliamo approfondire. Secondo me bisogna fare ragionamenti diversi". La scelta di Gattuso è stata condivisa in toto e le responsabilità, come sempre, sono pesanti: "Io penso che non esistano, a questo livello, allenatori tanto più bravi o più deboli. Credo esistano allenatori che si adattano meglio alle esigenze di una squadra. Ci siamo presi delle responsabilità e sarà il tempo a dirci se avremo fatto bene o meno. Se si sbaglierà saremo pronti a fare un passo indietro", conclude Buffon.- Foto Ipa Agency -(ITALPRESS).
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giovedì 19 giugno